Nel borgo più alto della Sardegna tra piste da sci, murales e siti archeologici: paesaggi innevati, cultura autentica e tradizioni millenarie
Nel cuore della Sardegna, si conferma una delle mete invernali più affascinanti e ricche di storia dell’isola, grazie alla sua posizione unica e a un patrimonio culturale e naturale di grande valore.
Situato a oltre 1000 metri di altitudine nel Massiccio del Gennargentu, questo borgo in provincia di Nuoro rappresenta la località più alta dell’intera Sardegna e offre un’esperienza invernale che coniuga paesaggi innevati, tradizioni secolari e una vibrante vita culturale.
Il borgo più alto della Sardegna e la sua vocazione invernale
Fonni è l’unico centro dell’isola dotato di impianti sciistici, una peculiarità che lo rende una meta privilegiata durante i mesi più freddi. Le piste che si snodano dalle cime del Monte Spada e del Bruncu Spina attirano sciatori di ogni livello, dai principianti agli esperti, offrendo la possibilità di praticare sci alpino, snowboard e sci di fondo. Le condizioni climatiche favorevoli, con nevicate regolari, trasformano il paesaggio in un panorama alpino suggestivo, unico nel contesto mediterraneo.
Gli impianti sono recentemente stati oggetto di interventi di ammodernamento, con l’introduzione di nuovi sistemi di innevamento artificiale e il potenziamento delle strutture di supporto, come scuole di sci e noleggi attrezzature, per garantire un’esperienza di alta qualità anche ai visitatori più esigenti. Inoltre, sono state create aree dedicate alle famiglie e ai bambini, offrendo un’offerta completa per il turismo invernale.
Per chi desidera un’alternativa allo sci, Fonni propone anche escursioni con ciaspole, passeggiate nella natura incontaminata e percorsi naturalistici che permettono di immergersi nella flora e nella fauna del Massiccio del Gennargentu, ampliando così le possibilità di svago e relax.
Il cuore di Fonni è il suo centro storico, un insieme di vicoli, piazzette e palazzi che raccontano secoli di vita e tradizioni. Tra le attrazioni principali spicca la Basilica della Vergine dei Martiri, costruita nel primo XVIII secolo, che conserva un santuario con cappelle sotterranee e pregevoli arredi in argento. La piazza antistante, un tempo fulcro delle celebrazioni religiose, è circondata dalle cumbessias, piccole strutture nate per accogliere i pellegrini durante le festività.

Uno scorcio di Fonni – (saremar.it)
Il borgo è anche noto per i suoi murales, che adornano le vie con opere d’arte contemporanea, trasformando Fonni in un vero e proprio museo a cielo aperto, dove tradizione e innovazione si fondono armoniosamente. Questo connubio rende il paese una destinazione ideale non solo per chi ama la natura e lo sport, ma anche per gli appassionati di cultura e arte.
Altri luoghi di interesse sono il convento francescano e l’oratorio di San Michele, testimonianze storiche ed artistiche che raccontano la vita spirituale del territorio tra il XVII e il XVIII secolo. Inoltre, il Museo della Cultura Pastorale offre un’immersione nella vita tradizionale degli allevatori sardi, esponendo strumenti, abiti e utensili legati alla pastorizia e all’agricoltura, che rimandano ai ritmi antichi della vita rurale.
Lungo il territorio comunale si trovano importanti testimonianze di epoche remote, che raccontano la lunga storia della Sardegna. Il Nuraghe Dronnoro è uno dei monumenti più imponenti della zona: la sua torre centrale, alta circa 7 metri, è affiancata da torri minori collegate da bastioni difensivi, rappresentando un esempio eccellente di architettura nuragica.
Non meno rilevanti sono il Complesso di Gremanu e la Necropoli di Madau, due siti archeologici vicini tra loro che meritano una visita approfondita. Gremanu si distingue per il sistema di fonti e canalizzazioni d’acqua, testimonianza di una sofisticata conoscenza idraulica risalente all’epoca nuragica.
Il borgo più alto della Sardegna - (saremar.it)






