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Pesticidi in tavola, la classifica dei frutti più contaminati: durante l’inverno sono sempre in casa

frutta contaminata italiaFrutta contaminata, la classifica (www.saremar.it)

Per quanto riguarda la frutta, dobbiamo fare attenzione a quella contaminata dai pesticidi: ecco la classifica allarmante.

La frutta, contenente vari tipologie di specie commestibili, piace a tutti quanti. E inoltre, fa benissimo al corpo e alla mente di tutti quanti coloro che effettivamente la consumano.

Può essere consumata direttamente o attraverso marmellate e dolci vari. Un adeguato numero dif rutta fresca consumata porta a non pochi benefici chiunque arrivi effettivamente a consumarla dal punto di vista della prevenzione di diverse malattie. Questo è scientificamente provato. Tuttavia, non sempre le cose stanno in questo modo.

Chiunque deve fare moltissima attenzione ai pesticidi che purtroppo vanno a finire spesso nelle tavole delle famiglie italiane attraverso frutta contaminata. Detto questo, è di assoluta importanza sapere quali frutti effettivamente facciano questa fine, specialmente d’inverno quando spesso possiamo trovare determinati alimenti nelle nostre case.

Frutti contaminati, quali sono: la classifica non mente

Stando al report di Legambiente 2025, la frutta è il comparto alimentare più esposto ai pesticidi. Più precisamente, oltre il 75% dei frutti analizzati contiene più residui di pesticidi contemporaneamente. Poco più del 20%, invece, non racchiudeva niente del genere. Numeri sicuramente allarmanti e che danno non poco l’idea della problematica riscontrata in maniera effettiva. ma qual è la classifica dei frutti più contaminati? Al primo posto si trovano gli agrumi, ovvero:

frutta contaminata italia

Quali sono i frutti che presentano più pesticidi in assoluto (www.saremar.it)

  • Mandarini;
  • Arance;
  • Pompelmi;
  • Limoni.

Questo perché purtroppo su questi frutti vengono applicati fungicidi post-raccolta che tendono a rimanere specialmente nella buccia. Anche le pesche tendono a essere non poco contaminate. Al terzo posto ci sono le pere, che hanno rilasciato tracce di multiresiduo in più occasioni. Successivamente possiamo trovare le fragole, le mele, albicocche, melone, frutti di bosco, uva, ananas, banane e kiwi. Il problema non è solo la presenza di pesticidi nella frutta, bensì l’effetto combinato di più sostanze nocive all’interno di un frutto. Questo preoccupa e deve fare pensare non poco.

Anche perché l’Unione Europea si concentra soltanto sul fatto che non vengano oltrepassati i limiti consentiti, quando anche la presenza di più pesticidi in un solo alimento dovrebbe preoccupare tanto quanto lo fa il superamento di una determinata soglia. Nel nostro piccolo, come fare a ovviare a questa situazione quantomeno delicata, se non addirittura preoccupante? Sicuramente i prodotti biologici possono essere considerati eccome, anche perché l’87,7% dei campioni valutati escludono la presenza di fitofarmaci. Proprio per questo motivo, se e quando possibile, è meglio acquistare frutta e verdura biologica. Andrà sicuramente a beneficio della nostra salute.

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