La via italiana più amata dagli stranieri non è quella che immagini: resterai senza parole

Conquista i visitatori stranieri grazie al suo mix unico di storia, scienza e autenticità romana, secondo Time Out

La scoperta e la valorizzazione di vie come quella di cui vi parliamo oggi rappresentano quindi un invito a riscoprire gli angoli delle bellissime città italiane oltre le mete più battute, vivendo le città non solo come cartoline, ma come spazio vivo di cultura, storia e innovazione.

La memoria storica, che in questa strada si intreccia con la scienza e l’arte, continua a offrire spunti preziosi per comprendere la ricchezza di un patrimonio urbano fatto di piccoli dettagli e grandi idee.

La via italiana più amata dagli stranieri

Tra le vie di Roma, una strada meno nota ma ricca di storia e cultura conquista il cuore degli stranieri più di celebri arterie come via Condotti o via Montenapoleone. Stiamo parlando di via Panisperna, nel caratteristico quartiere Monti, che si posiziona al sesto posto nella classifica delle strade europee più amate, stilata recentemente da Time Out. Non è solo un luogo di passaggio, ma un crocevia di memorie, scoperte scientifiche e vita quotidiana che continua a sedurre chi la attraversa.

Via Panisperna non si presenta come una vetrina di lusso o una passerella di moda, ma come una strada che racconta la vera anima di Roma, fra botteghe artigiane, antiche chiese e palazzi storici. La sua bellezza emerge con gradualità, regalando a ogni passo dettagli di un passato vivo e presente. Il nome della via deriva dalla chiesa di Santa Maria in Panisperna, costruita sopra il luogo tradizionale del martirio di San Lorenzo. Il toponimo stesso è avvolto da leggende e interpretazioni affascinanti: potrebbe derivare dalla distribuzione di “pane e prosciutto” ai poveri da parte dei frati di San Lorenzo, oppure da un antico confine tra proprietà, come suggerisce l’etimologia greco-latina che indica una sorta di “frontiera”.

La strada si distingue anche per la presenza di edifici storici come Palazzo Cimarra, noto per le fastose feste dell’ambasciatore portoghese nel XVIII secolo, e Palazzo Falletti di Villafalletto, con il suo elegante cortile e la fontana a forma di conchiglia che conserva ancora il fascino dell’epoca barocca. Non meno importante è la chiesa di San Bernardino da Siena, con interni affrescati e decorazioni che testimoniano secoli di storia religiosa e artistica.

Se via Panisperna mantiene intatta la sua anima autentica, altre strade storiche di Roma hanno vissuto trasformazioni più turbolente. Via della Croce, ad esempio, nata come importante asse di collegamento tra il Pincio e la Trinità dei Monti e frequentata sin dal Rinascimento da artisti e viaggiatori stranieri, oggi affronta criticità legate a un turismo di massa che ha stravolto la sua natura originaria.

In passato, questa via era nota per i primi esempi di ospitalità a prezzo accessibile, anticipando l’idea moderna dei bed & breakfast. Oggi, però, si registra un eccesso di locali e ristoranti con offerte aggressive, i cosiddetti «buttadentro», che spesso compromettono la qualità dell’esperienza per residenti e turisti. Negozi storici sono stati sostituiti da attività meno tipiche, e la vocazione originaria della strada sembra essersi persa tra souvenir e cibo di massa.