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Il borgo di pietra che sotto la neve sembra un set cinematografico: nel profondo nord c’è un gioiello

Il borgo di pietra che sotto la neve sembra un set cinematograficoIl borgo di pietra che sotto la neve sembra un set cinematografico-saremar.it

C’è un borgo di pietra, molto particolare, che quando c’è neve sembra di essere in un film. Una vera perla da vedere assolutamente

Il nostro Paese è noto in tutto il mondo per l’arte, la moda, la cucina, ed è anche detto BelPaese per la bellezza inconfutabile dei suoi paesaggi. Che si tratti di mare o montagna, l’Italia offre spettacoli mozzafiato, luoghi incantevoli non solo noti, ma anche nascosti ai più. Nel nostro Paese vi sono tutta una serie di borghi caratteristici che sono vere e proprie perle da scoprire e vedere, almeno una volta nella vita.

Sono paesini che affascinano perché ricchi di tradizioni, storie antiche tramandate da secoli e alcuni, come quello di cui stiamo per parlarvi, sono musei a cielo aperto. Per coloro che, soprattutto a Natale, vogliono regalarsi panorami suggestivi e relax in natura, questa potrebbe essere una meta molto interessante. Un borgo di pietra, che quando c’è neve è una vera chicca.

Il borgo di pietra che quando è coperto di neve sembra di essere in un film: storia e dove si trova

Tra le montagne del profondo Nord, sulle Dolomiti del Friuli Venezia Giulia, c’è una perla nascosta che in pochi conoscono.

Il borgo di pietra che sotto la neve sembra un set cinematografico

Il borgo di pietra che sotto la neve sembra un set cinematografico-saremar.it

Stiamo parlando del borgo Poffabro, in Val Covera, che per molti è un museo a cielo aperto. Un luogo semplice e fascinoso, fatto di case in pietra arenaria e calcare, con balconi in legno, archi e corti interne che contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente, come se ci si trovasse in un villaggio “magico”.

Ad arricchire il fascino di questi luoghi, infatti, ci sono antiche leggende e folklore, tra racconti di gnomi, streghe, creature d’acqua, che fino a oggi continuano far parte della tradizione orale del posto.

La valle era abitata sin dai tempi dell’Impero Romano, tant’è che vi sono le prime testimonianze dall’XI secolo in poi. Nel Medioevo, questo territorio subì una suddivisione, tant’è che una parte era formata da Poffabro e Casasola, feudo dei signori di Maniago, e un’altra Frisanco e Cavasso, occupata dai conti di Polcenigo. La divisione durò fino all’era di Napoleone.

Tra le curiosità, c’è che la valle fu oggetto di un episodio giudiziario particolare. Nel 1648/1650, la Santa Inquisizione di Venezia ordinò un’inchiesta su presunti sabba che occorrevano sul Plan di Magustà (Monte Raut).

Si narra che le streghe di Poffabro e Frisanco si incontrassero lì tutti i giovedì notte. Un bimbo, Mattia di Bernandone, raccontò che sua nonna lo avrebbe portato lì su un caprone volante.

Il processo si concluse senza condanne, in quanto l’Inquisizione si interessò a un altro caso più eclatante, occorso a Pordenone. Nel periodo natalizio, Poffabro si trasforma in un vero e proprio spettacolo di neve, offrendo un panorama suggestivo. Dal 15 dicembre a metà gennaio, si riempie di presepi, oltre 100.

Ce ne sono di ogni tipo, minuscoli e artigianali, scenografici e più nascosti negli angoli più impensabili del borgo. Da tutta Italia, per molti, è un appuntamento fisso, da non perdere.

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