Avete ancora tempo per rimediare agli errori nella Dichiarazione dei Redditi: scopriamo come evitare conseguenze future.
La Dichiarazione dei Redditi è un documento contabile con cui si comunica all’amministrazione finanziaria il reddito percepito in un determinato periodo. La persona fisica o giuridica precisa in poche parole quali sono i propri redditi, e l’Agenzia delle Entrate appena verrà a saperlo calcolerà l’effettiva imposta dovuta.
Esiste in Italia un documento specifico per compilare la dichiarazione dei redditi; si chiama Modello Unico, e cambia a seconda del contribuente. Per tutti coloro che non sono detentori di una Partita IVA, ma rimangono comunque contribuenti regolari, è possibile compilare il Modello 730.
Che sia uno o sia l’altro, ciò che è certo è che il modulo va compilato, e deve essere completata adeguamente tale operazione. Qualora si verifichino errori, il rischio è di trovarsi ad avere a che fare con delle conseguenze non di poco conto: scopriamo, dunque, come fare a evitare la maxi sanzione in caso di sviste o sbagli particolari.
Errori nella dichiarazione dei redditi: come rimediare
La dichiarazione dei redditi è di prioritaria importanza, proprio per questo motivo è fondamentale non commettere assolutamente alcun tipo di errore. Se questo accade, infatti, ci possono essere conseguenze di non poco conto da parte dello Stato. Tuttavia, anche dagli errori si può rimediare. Già, ma come? Purtroppo il 31 ottobre 2025, termine ultimo per correggere sviste varie senza dover pagare assolutamente niente, è abbondantemente passato. Se sbagliamo qualcosa nella dichiarazione dei redditi, è previsto il pagamento di una multa del 70% rispetto alle imposte dovute (pagamento minimo di 150 euro).

Come fare a rimediare (www.saremar.it)
Tuttavia, se dimostriamo che l’errore è stato commesso in buona fede, la sanzione potrebbe essere decisamente più tenue. La contravvenzione può scendere fino al 50%, ma la dichiarazione corretta deve essere inviata prima che l’Agenzia delle Entrate avvii i propri controlli verso un determinato contribuente, con tanto di notifica allo stesso. Per ridurre ulteriormente la multa da pagare, che a questo punto dell’anno sarà da pagare comunque, il ravvedimento operoso potrebbe far sì che l’importo da versare si riduca effettivamente fino a un ottavo. Ma come fare tutto questo?
Niente panico; per risolvere tale situazione, avrete tempo fino al 2030, se l’errore è avvenuto nel 2025. Il modello, quindi, può essere presentato entro – e in nessun caso oltre – il 31 dicembre 2030. Per farlo, potete accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate su internet, o affidarvi al Caf o a un commercialista abilitato. Il modello andrà compilato interamente di nuovo, correggendo gli errori commessi in precedenza. In questo modo, pagherete comunque una multa, ma niente di paragonabile alla spesa che avreste dovuto effettuare senza avvertire lo Stato.
Dichiarazione dei redditi, come risolvere errori (www.saremar.it)






