L’assegno offre un sostegno concreto ai più fragili: ecco chi può richiederlo, come ottenerlo online e recuperare gli arretrati spettanti
L’assegno rappresenta una misura strutturale, senza una scadenza temporale, pensata per offrire un supporto continuativo ai soggetti più fragili. L’importo aggiuntivo, pur non apparendo elevato, può contribuire in modo significativo a migliorare la qualità della vita di molte persone, soprattutto in un periodo in cui l’inflazione e i costi energetici incidono pesantemente sui bilanci familiari.
Tra le novità introdotte nel 2025, si segnala un crescente impegno da parte dell’INPS nel semplificare le procedure di richiesta, con l’obiettivo di rendere più accessibili i benefici a chi ne ha diritto. Proprio per questo motivo, la possibilità di presentare le domande online con strumenti digitali riconosciuti è stata potenziata, riducendo i tempi di attesa e migliorando la trasparenza del processo.
Le condizioni per accedere all’aumento
In un contesto economico in cui le famiglie italiane affrontano crescenti difficoltà, con bollette in aumento e un carovita che pesa soprattutto sulle fasce più vulnerabili, cresce l’attenzione verso ogni forma di sostegno economico. Tra le misure più rilevanti per anziani invalidi, vedovi e pensionati spicca l’opportunità di ottenere un incremento mensile di circa 52 euro sui trattamenti pensionistici erogati dall’INPS, una cifra che può fare la differenza nel bilancio familiare.
L’incremento di circa 52 euro al mese si riferisce all’assegno di vedovanza, un contributo riconosciuto a determinate categorie di pensionati che si trovano in specifiche condizioni di invalidità e reddito. Questa misura è rivolta principalmente a chi possiede:
- Un’invalidità riconosciuta al 100% o l’indennità di accompagnamento;
- La titolarità di una pensione di reversibilità;
- Un reddito personale non superiore a 33.274,22 euro per ottenere l’assegno pieno o a 37.325,55 euro per la misura ridotta.
In presenza di questi requisiti, l’assegno di vedovanza viene corrisposto nella misura piena di 52,91 euro mensili, mentre chi ha un reddito superiore ma entro i limiti indicati ha diritto all’assegno ridotto, pari a 19,59 euro mensili.

L’assegno di vedovanza – (saremar.it)
È importante sottolineare che l’assegno di vedovanza non viene erogato automaticamente dall’INPS. Per ottenere questo beneficio, i beneficiari devono presentare una specifica domanda di ricostituzione della pensione. Non esiste infatti un modulo dedicato esclusivamente all’assegno di vedovanza, ma la richiesta si effettua tramite la procedura standard per il ricalcolo del trattamento pensionistico, simile a quella utilizzata per aggiornamenti legati ai redditi o per la richiesta di assegni familiari.
La domanda può essere inoltrata comodamente in modalità telematica attraverso il sito ufficiale dell’INPS, utilizzando credenziali SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). In alternativa, è possibile rivolgersi a un patronato per ricevere assistenza nella compilazione e nella presentazione della richiesta.
Un aspetto cruciale riguarda la possibilità di richiedere gli arretrati relativi all’assegno di vedovanza. Chi non ha fatto domanda tempestivamente può recuperare le somme non percepite fino a cinque anni prima della data di presentazione della domanda, con riferimento:
- Alla data di riconoscimento dell’invalidità al 100% per chi risultava già vedovo;
- Alla data di decorrenza della pensione di reversibilità per chi era già invalido prima di diventare vedovo.
Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione ai termini di prescrizione, per evitare che l’eventuale diritto agli arretrati venga meno.
Un bonus da 52 euro - (saremar.it)






