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Attenzione ai rimedi fai-da-te: ecco cosa non fare mai quando tuo figlio ha la febbre

attenzione febbreCosa non fare quando i bambini hanno la febbre (www.seremar.it)

na mamma ha tentato di abbassare la febbre del figlio con un rimedio casalingo, ma il bambino ha smesso di respirare: il caso raccontato dalla dottoressa ha fatto il giro del mondo.

Quando la febbre dei più piccoli supera i 39 gradi, molti genitori si aggrappano a rimedi tramandati nel tempo, convinti di aiutare. Ma secondo diversi medici, tra cui la dottoressa Christabel Akinola, alcune tecniche possono risultare pericolose e addirittura provocare danni immediati. È quanto accaduto di recente a un bambino in cura, il cui episodio è stato raccontato direttamente dalla professionista sui suoi canali social. Un gesto che sembrava banale, quasi di routine, si è trasformato in un momento di emergenza in pochi secondi.

Il corpo del bimbo reagisce male allo shock termico

Il caso si è verificato nel Regno Unito e ha coinvolto un bambino con febbre alta, guance arrossate e battito accelerato. La madre, vedendolo in quello stato, ha preso un asciugamano, lo ha immerso in acqua gelata appena uscita dal frigorifero e ha iniziato a tamponargli il corpo: prima il petto, poi la schiena, il collo e infine la fronte. Secondo il racconto della dottoressa, il piccolo ha cominciato a tremare con violenza, le labbra sono diventate bluastre e in pochi attimi ha perso conoscenza.

Bambino con termometro in bocca

Attenzione ai metodi fai-da-te (www.seremar.it)

La temperatura estremamente bassa dell’asciugamano ha provocato una vasocostrizione intensa, bloccando il sangue caldo all’interno degli organi vitali. Questo ha causato un crollo del sistema cardiovascolare. I genitori hanno subito chiamato i soccorsi e l’ambulanza è arrivata in tempo per intervenire. La pediatra ha poi spiegato che, per raffreddare un corpo febbricitante, serve agire in modo graduale, mai con azioni estreme.

Secondo Akinola, in questi casi è preferibile usare acqua tiepida o appena calda, concentrandosi su zone come ascelle, inguine e collo, dove passa una rete fitta di vasi sanguigni. Ma solo come supporto. L’intervento principale resta sempre quello farmacologico, seguito dalle indicazioni del pediatra o del medico curante.

Cosa fare davvero quando un bambino ha la febbre

La pratica delle spugnature è comune da generazioni, ma gli attuali protocolli sanitari la mettono seriamente in discussione. L’NHS, il sistema sanitario britannico, scoraggia questo metodo anche quando si usa acqua tiepida, ritenendolo poco efficace e potenzialmente fastidioso per il bambino. Secondo il dottor Kevin Barrett, medico di base intervistato dall’HuffPost, la febbre è una risposta naturale del corpo alle infezioni e abbassarla troppo in fretta può addirittura rallentare la guarigione.

Un bambino febbricitante tende già a sentirsi freddo per effetto dell’innalzamento della temperatura interna, quindi usare acqua o panni freddi può risultare addirittura traumatico. I medici consigliano piuttosto di vestire il bambino con indumenti leggeri, mantenerlo in un ambiente temperato, offrirgli acqua spesso e lasciarlo riposare, senza forzarlo a mangiare ma neppure lasciarlo completamente a digiuno.

Importante è anche non affidarsi al fai da te: molti genitori usano farmaci senza un parere medico o combinano più antipiretici, rischiando interazioni o sovradosaggi. Gli antipiretici, come paracetamolo o ibuprofene, possono aiutare a ridurre il disagio del piccolo, ma non curano la causa della febbre, che va sempre indagata con attenzione. Il consiglio è di consultare il medico, specie se la febbre dura oltre 48 ore, oppure se il bambino mostra segni di disidratazione, sonnolenza anomala o difficoltà respiratorie.

L’episodio raccontato dalla dottoressa Akinola ha acceso un riflettore su quanto sia delicato il bilancio termico nei bambini piccoli e su come anche un gesto fatto in buona fede possa trasformarsi in un’emergenza. Sapere cosa evitare è fondamentale quanto sapere cosa fare.

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