Come i genitori devono supportare adeguatamente i bambini nei compiti: tempi ideali e strategie educative degli esperti.
L’accompagnamento dei bambini nello svolgimento dei compiti a casa rappresenta una sfida significativa per molte famiglie, soprattutto quando si tratta di studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Le più recenti direttive e studi sottolineano l’importanza di un approccio mirato, che tenga conto delle esigenze particolari di questi alunni, al fine di favorire sia l’apprendimento che la motivazione.
Tempo e qualità dell’aiuto nei compiti: un equilibrio delicato
Uno degli interrogativi più frequenti tra i genitori riguarda il tempo da dedicare all’assistenza nello studio. È fondamentale che il supporto non si traduca in un carico eccessivo o in una presenza troppo invasiva, che rischierebbe di minare l’autonomia e la fiducia del bambino. In particolare, per i bambini con DSA, è essenziale rispettare i limiti prescritti dalla normativa italiana, come il D.M. 5669/2011 e le linee guida dedicate, che prevedono una significativa riduzione del carico di lavoro a casa.
Gli studenti con DSA infatti impiegano più tempo nello svolgimento delle attività a causa delle difficoltà specifiche, come quelle legate alla dislessia o alla disgrafia. Inoltre, le ore dedicate al recupero e al potenziamento delle abilità con specialisti esterni si sommano al tempo dei compiti, rendendo necessario un approccio flessibile e personalizzato.

L’aiuto adeguato dei genitori ai figli nei compiti – saremar.it
Secondo le indicazioni più aggiornate, esistono diverse strategie utili per rendere più efficace e meno stressante l’attività di studio. In primo luogo, è consigliabile individuare un angolo della casa privo di distrazioni, stabile e ordinato, dove il bambino possa concentrarsi con continuità. L’ambiente deve essere organizzato anticipatamente, con tutto il materiale necessario a portata di mano, evitando interruzioni inutili.
Pianificare pause regolari, sia brevi che più lunghe, aiuta a mantenere alta l’attenzione e a prevenire l’affaticamento. Per facilitare la gestione del lavoro, si può utilizzare una tabella visiva delle attività, in cui il bambino possa segnare o cancellare i compiti completati, favorendo così la presa di responsabilità e la percezione del progresso.
Un altro accorgimento riguarda la modalità di lettura e comprensione: suddividere i testi in paragrafi, usare colori diversi per evidenziare i temi, e ricorrere a strumenti come il registratore o software specifici per la lettura può supportare efficacemente l’apprendimento. Anche la spiegazione semplice e ripetuta delle consegne è fondamentale per evitare incomprensioni, spesso causa di demotivazione.
Inoltre, l’uso di mappe concettuali e schemi rappresenta un valido aiuto per fissare i contenuti principali, mentre l’inserimento di attività ludiche nel percorso di studio contribuisce a ridurre lo stress e a mantenere alto l’interesse.
Favorire l’autonomia: l’obiettivo primario
Il fine ultimo dell’accompagnamento nei compiti, specialmente per i bambini con DSA, è promuovere la loro autonomia. Questo processo richiede tempo e pazienza, ma con il supporto adeguato lo studente può imparare a organizzare il proprio lavoro, a scegliere le attività da svolgere per prime e a gestire il proprio tempo in modo indipendente.
In questo contesto, si inseriscono anche soluzioni digitali innovative come quelle offerte da piattaforme specializzate, che utilizzano metodologie di microlearning e gamification per aumentare la motivazione e migliorare l’efficacia dello studio. Ad esempio, WAUniversity si rivolge a studenti delle scuole superiori e ai docenti con materiali didattici specifici e formazione mirata per facilitare la preparazione ai test di ammissione all’università, con un’attenzione particolare anche alle esigenze di chi presenta difficoltà di apprendimento.
Conoscere e applicare le misure dispensative e gli strumenti compensativi previsti dalla legge è dunque fondamentale per garantire un percorso scolastico sereno e proficuo a tutti gli studenti, con particolare riguardo a quelli che affrontano sfide aggiuntive come i DSA.
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